Mimmo Grasso, poeta e saggista, si occupa di cinema con Giuseppe Ferrara e di teatro con la compagnia “Asylum Anteatro ai Vergini” (Sebeto, riscrittura del Peer Gynt di Ibsen, Napoli, quartiere Sanità). In circa 40 anni numerose le raccolte poetiche in edizioni bilingue e a tiratura limitata. Cura la collana I poeti di Vico Freddo, per la casa di libri d’artista “il laboratorio/le edizioni” di Nola ed è segretario dell’Institutum Pataphysicum Partenopeium. Tra i saggi, “esercizi di stile” alla Queneau — orientati a intercettare le costanti nelle procedure del pensiero — si ricordano Rive, rime, rêve in Alfonso Gatto (Magi, 2005), Parla come pensi (sul linguaggio politico, Napoli, La Città del sole, 2006), Artelandia (viaggio nella land art, Napoli, tiratura limitata), Il territorio dei versi (isomorfie tra versi e territori, Napoli, Autori & Editori, 2012). Le sue opere poetiche sono state tradotte in varie lingue, tra cui l’arabo.