Alessandra D’Andrea, diplomata al liceo classico di Tivoli, a trent’anni si iscrive alla Facoltà di Scienze Giuridiche che, però, è costretta ad abbandonare per mantenere la famiglia. La passione per l’Arma la accompagna sin da piccola, da quando la chiamavano “Carabiniera” (con tono dispregiativo per il suo carattere autoritario). Negli ultimi anni, con il rimpianto di quella laurea mancata, studia e approfondisce il fenomeno delle mafie e della ndrangheta. La scoperta della Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria la spingerà a documentarsi sulle loro imprese e a conoscere personalmente i suoi membri.