Artisti, imprenditori, professionisti, scienziati, nullatenenti e diseredati. Storie di uomini e donne, protagonisti nel teatro della vita.
Dimenticate i programmi tv in cui si va come ospite a rispondere alle domande di un intervistatore, a promuovere la propria attività o professione, a raccontare qualcosa che si è appena fatto. Dimenticate i talk show di spettacolo, politica e attualità. Spazio scenico è il programma dove il personaggio è protagonista e racconta, senza i canonici filtri delle interviste convenzionali, il proprio sé, la propria storia e il suo senso della vita. Il conduttore lo prende per mano per intraprendere insieme un viaggio nei meandri del suo animo, del suo vissuto e dei suoi sogni, perché, come scrive lo psicologo statunitense Jerome Bruner, solo attraverso la “narrazione del sé” è possibile porre in luce l’importanza del pensiero narrativo come strumento per esplicitare i meccanismi di categorizzazione e comprensione che agiscono, spesso inavvertiti, nei nostri giudizi. Raccontarsi è il passo fondamentale per incrementare la consapevolezza della parzialità della nostra prospettiva e per raggiungere una maggiore apertura nei confronti del diverso e del possibile rispetto a ciò che ci è abitualmente noto.