Maurizio Cofini inizia a fotografare nel 1979. Dopo una prima fase amatoriale che lo vede partecipe e vincitore di numerosi concorsi nazionali ed internazionali, si fa sempre più chiara in lui la consapevolezza di svolgere una ricerca precisa. Rivolge la sua attenzione alla sperimentazione, toccando diversi settori della fotografia applicata al teatro e al reportage.
In ambito teatrale ha curato i servizi fotografici di diverse opere, fra le quali si ricordano “Il sogno” di Strindberg, “Voci allo specchio” da Umberto Saba, “Antigone” di Sofocle, “Il cigno nero” di Martin Walser, “Me & My Shadow” , tutte per la regia di Rita Tamburi.
Nel dicembre 1982 ha vinto il 1° Premio nella sezione B/N al 7° Concorso Fotografico Nazionale “Città di Marino”. Nell’aprile 1983 ha conseguito il 2° Premio, con segnalazione, al Concorso Fotografico Internazionale “Punto focale” de L’Aquila. Nel luglio 1983 ha eseguito un reportage nei Paesi del Circolo Polare Artico, mentre a novembre ha realizzato una cartella con “30 immagini di Venezia”. Nel dicembre 1983 gli è stato assegnato il 1° Premio nella sezione colori all’8° Concorso Fotografico Nazionale “Città di Marino”.
Cofini è un reporter appassionato che da anni viaggia per le vie dell’Oriente e in particolare del Sudest asiatico. Collaborando con l'Agenzia fotografica Le Clic, ha visitato lo Sri Lanka, il Nepal, l’India, il Sikkim, la Birmania (Myanmar), l’Indonesia, Sulawesi, la Thailandia, la Malesia, Singapore, le Filippine, il Vietnam, la Cambogia e il Laos. E ad ogni viaggio è ritornato con un nutrito repertorio di immagini piene di sensazioni e di emozioni.