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Giovanni Vittorio Signorotto
Fotografia di Giovanni Vittorio Signorotto Attualmente professore ordinario di Storia moderna nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.
Dopo aver conseguito il Dottorato di ricerca in Storia moderna europea, è entrato in servizio nel 1989 come ricercatore nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Urbino. Negli anni successivi, con l’istituzione della Facoltà di Scienze politiche nello stesso Ateneo, vi ha tenuto corsi di Storia moderna, Metodologia della Ricerca storica, Storia degli antichi Stati italiani (1992-2002). Dal 1998 ha conseguito la nomina di professore di II fascia nella stessa sede. Entrato in servizio a Modena come professore ordinario di Storia Moderna nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Modena e Reggio Emilia, ha tenuto i seguenti insegnamenti: Storia moderna nel Corso di laurea in Scienze della cultura e in quello di Scienze dei Beni Culturali; Storia politica dell’Europa moderna e Storia dei conflitti politico-religiosi nel Corso di laurea specialistica in “Analisi dei conflitti, delle Ideologie e della Politica nel mondo contemporaneo”. E stato coordinatore del Dottorato di ricerca in Antropologia e storia del mondo moderno e contemporaneo, attivato dal Dipartimento di Scienze del Linguaggio e Della Cultura nella stessa sede universitaria, e inoltre referente per la Facoltà di Lettere e filosofia nella commissione di Ateneo per la progettazione Del nuovo Corso di laurea interfacoltà in Scienze dei Beni culturali.Le ricerche di G.V. Signorotto sono incentrate sul rapporto tra potere politico e autorità religiosa nell’Europa dell’età moderna (in particolare per i secoli XVIXVIII). Ha pubblicato saggi sulla Lombardia spagnola, sulla Repubblica diVenezia, sui Ducati italiani e sulla Roma dei papi. Si è occupato della tradizione storiografica relativa alla cosiddetta “età della decadenza”, alla luce di una riflessione sulla costruzione dell’identità italiana dalla fine dell’antico regime allacrisi della modernità . Ha inoltre approfondito il rapporto tra politica estera e dinamica costituzionale e sociale negli Stati italiani ed europei dell’età moderna. Lavora attualmente sull’origine e gli sviluppi dell’idea d’Europa come “balance ofpower” di potenze secolarizzate. È stato il promotore, e quindi uno dei curatori, come rappresentante del Centrostudi "Europa delle corti", dei seguenti convegni internazionali: “Lombardia borromaica Lombardia spagnola” (Pavia 1991); “La corte di Roma tra Cinque e Seicento, teatro della politica europea” (Roma 1996); “Ferrante Gonzaga, ilMediterraneo e l’Impero” (Guastalla 2008); “L’Inquisizione in età moderna e il caso milanese” (Milano 2008).Ha diretto una Unità di ricerca nell’ambito del progetto co-finanziato dal MURST negli anni 1999-2001 sul tema Politica, fazioni, istituzioni nell’ “Italia spagnola” dall’incoronazione di Carlo V (1530) alla pace di Westfalia (1648).

Ha fatto parte della ricerca cofinanziata MIUR dal titolo “Dalla dipendenza alla cittadinanza. Antropologia e storia” coordinata a livello nazionale da Pier Giorgio Solinas, nell’unità di ricerca locale sul tema “Dipendenza, lavoro, diritti.Prospettive comparative”. Ha condotto una serie di trasmissioni radiofoniche su temi culturali per il terzo canale della Radio nazionale (RAI 3).
Dal 1998 è consulente per la saggistica storica delle collane Rizzoli e BUR (RCS libri). Fa parte del direttivo del Centro Studi “Europa delle corti”. Già membro della redazione della rivista internazionale “CHEIRON”, ne è ora condirettore, insieme a Marzio Romani (Università Bocconi). È membro dell’Accademia di S. Carlo, che ha sede presso la Biblioteca Ambrosiana; partecipa al comitato esecutivo che cura la programmazione culturale di questa istituzione. Insieme a Elena Fasano Guarini e M.A. Visceglia dirige la collana di volumi avviata nell’ambito del progetto Politica, fazioni, istituzioni nell’ “Italia spagnola”, pubblicata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Dipartimento per i Beni Archivistici e Librari.
È nel comitato scientifico internazionale dell’opera in 12 volumi “Il Rinascimento italiano e l’Europa”, Angelo Colla editore, finanziata da Cassamarca, la cui pubblicazione è iniziata nel 2005.
Ha fatto parte del comitato scientifico chiamato a coordinare le ricerche sull’età di Filippo III, nel contesto delle iniziative predisposte dal Ministero spagnolo dell’Educazione e dell’Università per celebrare il IV centenario di Cervantes.

Partecipa al progetto internazionale “Red Columnaria” Red Temática de investigación sobre las fronteras de las Monarquías Ibéricas en los siglos XVI al XVII) con sede centrale presso l’Università di Murcia, che in una prospettiva distoria comparata coordina diversi gruppi di ricerca a livello internazionale.