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Researchers – Puntata n. 89 del 20 dicembre 2018


Giorgio Parisi


Researchers - Puntata n. 89

giovedì 20 dicembre 2018, ore 10:00 - 12:00  |  Accademia Nazionale dei Lincei
Palazzo Corsini

Durata 42:42


Giorgio Parisi è nato a Roma nell’agosto del 1948, si laurea in fisica nel 1970 con Nicola Cabibbo, presentando la tesi sul bosone di Higgs. Nel 1971 inizia la sua attività di ricercatore come borsista del CNR presso il sincrotrone di Frascati, una macchina per lo studio delle particelle elementari che al tempo tutto il mondo invidiava all’Italia. Dopo un soggiorno di un anno presso la Columbia University di New York torna a Frascati come ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare dove rimane fino al 1981 quando, a 33 anni, diventa professore ordinario di istituzioni di fisica teorica presso l’università Tor Vergata poi, nel ’92 diventa professore di Teorie quantistiche presso la Sapienza Università di Roma. Conclude l’attività accademica nel 2018. A fine giugno dello stesso anno è eletto Presidente dell’Accademia Nazionale di Lincei.Nel corso degli anni ’80 matura un forte interesse per gli strumenti avanzati di calcolo. Insieme a Nicola Cabibbo, Parisi ed altri promuovono la costruzione di calcolatori. In circa due anni viene realizzato APE, abbreviazione di Array Processor Expansible, cui fanno seguito altre macchine più veloci: APE 100 e APE 1000.Giorgio Parisi ha nutrito molti interessi in campo scientifico: nelle sue oscillazioni tra la teoria dei campi e la meccanica statistica, si è occupato anche di reti neurali, spingendosi nel campo dei modelli biologici. Il campo di ricerca per cui, forse, è più noto è quello dei cosiddetti “vetri di spin”, il cui studio Parisi ha condotto sia con simulazioni su grande scala, sia con mezzi teorici astratti. Questo lavoro, oltre ad avere grandissima risonanza, ha dato vita a un vasto filone di ricerche in settori confinanti.Ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti nel corso della sua carriera, tra cui spicca la medaglia Max Planck; il riconoscimento, assegnato dalla società tedesca di fisica teorica, è ritenuto il più alto in ambito scientifico dopo il Nobel.