Introduce: Laura Maria SCOMPARIN, Università degli Studi di Torino
Discutono con l’autore Aniello NAPPI, Consigliere della Corte di cassazione, già componente del Consiglio Superiore della Magistratura: Marcello MADDALENA, Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Torino Mario NAPOLI, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Torino Antonio PATRONO, Direzione Nazionale Antimafia Paolo FERRUA, Università degli Studi di Torino Gioacchino ONORATI, editore
Questo libro è il racconto dell’esperienza dell’autore quale componente del Consiglio superiore della magistratura nel quadriennio 2010-2014. La tesi di fondo è che la sindacalizzazione delle correnti dell’Associazione Nazionale Magistrati è divenuta uno strumento per privare la magistratura di legittimazione istituzionale, perché il CSM, che dovrebbe impegnare cultura politica a servizio dell’istituzione giudiziaria, ha finito per dedicarsi a una mera tutela individuale dei singoli magistrati. Ma quando il processo di unificazione politica dell’Europa sarà concluso, anche la legittimazione della magistratura risulterà mutata: potrà fondarsi solo sulla cultura e sull’identità sociale che i magistrati avranno saputo costruirsi, più che sulle pur necessarie garanzie individuali alle quali oggi ci si affida.