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Ricreativi – Puntata n. 576 del 18 ottobre 2019


Romae Philharmonia Orchestra. Concerto per pianoforte n. 23 in La maggiore K488. W.A. Mozart


Ricreativo n. 576

venerdì 18 ottobre 2019  |  Auditorium SGM
Durata 52:27


Tra il 1773 e il 1791 Mozart compose la bellezza di ventiquattro grandi Concerti per pianoforte e orchestra, buon numero dei quali, oltre a fondare la sua fama di virtuoso della tastiera, sono entrati a far parte stabile del repertorio classico. Fra questi alcuni spiccano però in modo particolare e godono di un favore straordinariamente esteso: è il caso del Concerto in la maggiore K. 488, che contende a quello in re minore K. 466, prediletto da Beethoven, la palma del Concerto di Mozart più universalmente noto ed eseguito. Messo al mondo con un certo travaglio all'inizio del 1786 (la data di registrazione nel catalogo delle sue opere è quella del 2 marzo 1786: siamo nel pieno del lavoro alle Nozze di Figaro) , il K. 488 è caratterizzato da una speciale brillantezza e vivacità strumentale, ma presenta anche tratti intimamente poetici e preziosi, distribuiti in modo equilibrato, con rara fusione, tra solista e orchestra. A proposito di quest'ultima va notato che l'organico rinuncia ai timbri marziali ed eroici di trombe e timpani, mentre impiega i clarinetti in luogo degli oboi per creare un colore di fondo più dolce epastoso, insieme morbido ed evocativo. Anche la tonalità di la maggiore ad essi collegata (in la sono tagliati appunto i clarinetti) contribuisce a conferire al Concerto una trasparenza luminosa e velata, e apre orizzonti espressivi inediti nel movimento centrale,impiantato nel relativo di la, fa diesis minore.