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Paula Baudet Vivanco
Fotografia di Paula Baudet Vivanco Giornalista. Segretaria nazionale dell’ANSI (Associazione Nazionale Stampa Interculturale), è tra i fondatori del movimento #Italianisenzacittadinanza. Ha ottenuto la cittadinanza italiana alcuni anni fa, quando ha sposato il suo compagno. Paula ha due figli e oggi si concentra sui diritti della terza generazione.
Nel 2005 ha fondato l’organizzazione di figli di immigrati “Rete G2 –seconde generazioni” di cui ha curato per i primi cinque anni le strategie di Comunicazione. Successivamente è stata membro della Consulta “per i problemi degli stranieri immigrati e delle loro famiglie”, presso il ministero della Solidarietà sociale, partecipando alle riunioni dell'“Osservatorio per l’integrazione degli alunni stranieri e l’educazione interculturale”, presso il ministero dell’Istruzione.Paula è stata l’unica giornalista di passaporto straniero ad aver partecipato ai lavori di stesura del codice deontologico dei giornalisti “Carta di Roma” (2007), dopo le cronache della “strage di Erba”. Ha coordinato il percorso di fondazione dell'associazione Carta di Roma, su mandato diretto della Presidenza della Federazione nazionale della Stampa italiana e indicazione dell’allora portavoce dell'Unhcr, Alto Commissariato Onu per i rifugiati con l’obiettivo di far applicare il codice deontologico siglato da Fnsi e Cnog (Consiglio nazionale Ordine dei giornalisti).Consulente prima e successivamente redattrice del settimanale “Metropoli – Il giornale dell’Italia multietnica” e collaboratrice di “D – La Repubblica delle donne”, entrambi supplementi del quotidiano nazionale “La Repubblica”, gruppo editoriale l’Espresso. Ha collaborato anche con la rivista “Internazionale”, editore Internazionale srl ed ha curato la rubrica “Made in Italy” per lo street journal “Terre di mezzo”, editore Carta armata, Milano, Italia. Ha fatto parte dell’equipe dell’Idos (Dossier statistico immigrazione), curando e firmando il capitolo su Media italiani e immigrazione negli anni 2014 e 2016 ed ha curato un capitolo del Rapporto Immigrazione 2016 “Nuove generazioni a confronto” di Caritas e fondazione Migrantes.